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                  IL LIBRO 
                La 
                  presentazione del 12 Ottobre al Teatro Manzoni 
                Alcune 
                  immagini della serata 
                   
                  Il 
                  testo dell'intervento di benvenuto di Laura 
                  
                Un 
                  ringraziamento particolare a Giovanni e Cristiana di Pivetta 
                  Partners Srl che si sono prodigati con grande disponbilità 
                  per la buona riuscita dell'inizitiva. 
                L'intervento 
                  di benvenuto 
                  di Laura 
                Mi 
                  è stato chiesto di scrivere due righe per dare inizio 
                  alla serata, e questo mi offre l’opportunità di 
                  ringraziare tutti voi, che questa sera avete scelto di essere 
                  qui. Ma poiché la serata si prospetta piuttosto ricca, 
                  io vi prometto che sarò di poche parole, cosa che negli 
                  ultimi anni mi riesce benissimo.  
                  Chi mi conosce sa quanto io sia sempre stata noiosamente prevedibile 
                  nel mio modo di vestire. Sempre in jeans. Poco importava che 
                  fossero di un bell’azzurro scolorito oppure neri, purché 
                  fossero jeans. E poi le scarpe. Scarpe da tennis bianche, le 
                  mitiche Superga indossate senza calze (odio le calze!). Quando 
                  il freddo me lo imponeva le sostituivo con gli scarponcini di 
                  camoscio chiaro. Comperavo solo quelli di cui mi innamoravo 
                  al primo sguardo e poi mi ci affezionavo talmente che li usavo 
                  fino al limite della loro sopravvivenza. Ne avevo un paio in 
                  particolare che adoravo e che, ormai sfiniti dalla troppa strada, 
                  presero a lamentarsi ad ogni passo. Così il mio sopraggiungere 
                  in una qualunque stanza veniva preannunciato da quel cigolio 
                  sinistro, e mio malgrado, dopo qualche mese dovetti sostituirli. 
                  Quando quella sera entrai nella camera dei bambini per il bacio 
                  della buonanotte, mi accolse la voce di Marco “mi piacevano 
                  di più le scarpe vecchie: facevano un bel rumore di mamma…!” 
                   
                  Oggi sono una mamma che fa poco rumore, le mie scarpe non cigolano 
                  più, ma un piede scalzo può lasciare un’impronta 
                  . Mi piace pensare che sia così.  
                  I piedi silenziosi che hanno passeggiato su questa copertina 
                  sono i miei, ma sono anche i vostri. Delle mamme e dei papà 
                  che lasceranno le proprie orme nel cuore dei loro figli.  
                  Io ne sono certa: non esistono onde capaci di cancellarle. Sono 
                  impronte scavate nel granito. 
                   
                  Buona serata a tutti.  
                Laura 
                   
                   
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